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Nottetempo, casa par casa. Romanzo

Milano, Mondadori, 1992, Scrittori italiani
cm 21.4x14, pp. 175-(5), cartonato e sovracoperta illustrata
Prima edizione. Premio Strega 1992. Dedica autografa dell'Autore nell'occhietto. Ottimo esemplare

€ 40
Inseguito dalla luna, un uomo, un "lupo mannaro" corre gridando i suoi tormenti per le contrade e le colline argentate di ulivi. Giunge da Palermo una piccola comunità di forestieri stravaganti: sono cultori di misteriosi riti esoterici, di messe gnostiche e di nozze pagane con la natura. Li guida un moderno superuomo, Aleister Crowley, profeta di una religione satanica e fondatore dell'Abbazia di Thélème, venuto a giocare in un paese mediterraneo forse l'ultima delle sue provocazioni teatrali. Il fatuo barone Cìcio, ammiratore di D'Annunzio, vede in quell'evento che sconvolge le sonnolente abitudini cittadine l'occasione di mettere in atto le proprie fantasie erotiche. Il giovane maestro Petro Marano scopre le rivolte socialiste e anarchiche contro i disastri della guerra e Ie violenze degli agrari, alleati con i mafiosi; e cerca il gesto che dia un significato alla sua esperienza dell'infelicità e della follia...
Ancora una volta, Vincenzo Consolo ha scelto di parlarci dell'oggi attraverso uno scenario famigliare (la Cefalù che ha tanta parte nel Sorriso dell'ignoto marinaio), e un momento-chiave della storia siciliana e italiana: i primi anni Venti, che segnano l'avvento del fascismo e della notte della ragione. Il suo è un romanzo corale, l'evocazione lirica e risentita di tanti destini individuali e di una intera civiltà, colta nel momento in cui sta per essere sopraffatta. Notabili e contadini, artigiani e disertori, portuali ed emigranti, servi e gendarmi, anarchici e squadristi, donne indomabili o vinte animano il quadro di una Sicilia insieme omerica e domestica, mitica e quotidiana, presepe di figure reali ed araldiche, che incarnano la sapienza antica delle arti e dei mestieri.
Un romanzo musicale, ricco di folgorazioni poetiche, alimentato da una prodigiosa invenzione linguistica, che può essere letto a più livelli: intreccio di vicende che possiedono al tempo stesso la concretezza del riferimento storico e la verità dell'accensione fantastica; tenera enciclopedia naturale di una terra di apparizioni e sortilegi; catalogo fiabesco in cui sembra rivivere l'essenza segreta di cose, piante, animali; poema della memoria e della scrittura, nuovamente chiamata a "dare una ragione e un nome a tutto quel dolore", ad opporre i suoi segni al corrompersi dei tempi e al degrade dell'umano.

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